Come rispondere ai bisogni educativi dei bambini con disabilità nella Repubblica Centrafricana?


Come supportare gli insegnanti e i futuri insegnanti a riconoscere i bambini con disabilità e traumi, e rispondere ai loro bisogni?

Amici per il Centrafrica pubblica il primo articolo scientifico

Rilevazione dei bisogni 

  • Le classi sono molto numerose, composte dagli 80 ai 150 alunni. I bambini con disabilità e traumi rischiano di non aver alcun supporto.
  • Non esistono neuropsichiatri.
  • Gli insegnanti non sono formati per rispondere ai bisogni dei bambini con disabilità e traumi.
  • Bambini con problematiche “non evidenti” come il trauma psicologico possono essere considerati pigri o semplicemente problematici. Questo crea ulteriori danni a livello psicologico e dell’apprendimento.

Rispondere ai bisogni

Attraverso il lavoro coordinato da Marta Moretti, responsabile dei progetti educazione, con la formazione di futuri insegnanti e un lavoro nelle scuole con insegnanti e bambini con disabilità e traumi, utilizzando un modello internazionale sulla disabilità, ICF-CY, adattandolo al contesto della Repubblica Centrafricana. L’ICF-CY è l’acronimo di Classificazione Internazionale del Funzionamento della Disabilità e della Salute.

Versione per bambini e adolescenti, sviluppato dall’OMS nel 2007. L’ICF-CY è una classificazione internazionale della disabilità, che ha alla base un modello bio-psico-sociale. Promuove infatti una visione olistica della disabilità, in quanto integra le dimensioni biologiche, psicologiche e sociali, e la loro interazione, per comprendere il funzionamento di un bambino.

Con questo modello Amici per il Centrafrica (ACA) supporta futuri insegnanti e insegnanti a riconoscere i bambini che presentano delle disabilità e dei traumi, a individuarne le potenzialità e a rispondere ai loro bisogni.

Il lavoro nell’area della disabilità rientra nel più ampio progetto “L’educazione, motore dello sviluppo”. I bambini e i giovani sono il futuro di un Paese! L’educazione nella Repubblica Centrafricana non è un diritto, ma un privilegio. L’educazione è la base per costruire ogni intervento per lo sviluppo. Se bambini e adulti ricevono un’educazione di qualità, sono accompagnati a scoprire il proprio valore, per mettere a frutto le proprie risorse e capacità, per diventare portatori di sviluppo per se stessi, per le altre persone, per la comunità.

Per questo motivo ACA ha sviluppato il progetto “L’educazione, motore dello sviluppo”. Il progetto intende rispondere ai gravi bisogni educativi della Repubblica Centrafricana, allineandosi al Piano nazionale settoriale per l’istruzione per il periodo 2020-2029 e all’Agenda 2030 / Obiettivo 4 – SdG.

ACA crede che un’istruzione di qualità sia uno strumento imprescindibile per generare cambiamento e sviluppo. Per questo ha democratizzato un’istruzione ed una formazione di alto livello, per renderla accessibile a tutti.

“L’educazione, motore dello sviluppo” si concentra su diverse aree: insegnanti, ragazzi, futuri insegnanti, materiali. L’approccio che viene utilizzato è scientifico, si basa su rilevazione e analisi dei dati. Nel mese di ottobre una delegazione di ACA ha presentato il progetto al ministero dell’educazione della RCA.

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Descrizione generata automaticamente

Articolo Scritto con la collaborazione di diversi istituti e università di varie parti del mondo.

Fonte https://www.mdpi.com/2227-7102/14/12/1290

di Marta Moretti

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